Lo vedete nell'immagine: questo è l'opuscolo che ogni lucano si è visto recapitare a casa alla vigilia delle elezioni...il messaggio è audace ed ha un buon appeal politico: "Per i Lucani benzina a metà prezzo"! Mittente: Popolo della Libertà della Basilicata.Bello vero? Devo dire che un po' ricorda il "cchiù pilu pi tutti" di 'albanesiana' tradizione, ma fa lo stesso.
Sostanzialmente il discorso è questo: siccome la Basilicata contribuisce più delle altre regioni alla bolletta energetica nazionale e poichè subisce un esproprio di risorse(il petrolio appunto) allora risarciamo questa brava gente con uno "sconto" sui carburanti.
Questo discorso, che a prima vista non fa una piega, ha permesso al suo ideatore, il Sen. Guido Viceconte, di essere eletto, insieme ad altri 2 uomini del PDL; quindi è proprio a Guiduccio che rivolgerò le mie critiche
Allora, caro Guido, mi dispiace innanzitutto che vi siate accorti solo nel 2008 che i Lucani storicamente non hanno fatto altro che 'dare': adesso il petrolio, in passato l'acqua e prima ancora manodopera a basso costo nel ricco Nord dove spesso questa gente era costretta ad emigrare; senza dimenticare il tentativo che avete fatto, qualche anno fa, di portare qui tutte le scorie nucleari presenti sul territorio nazionale.
Seconda cosa: in un'epoca nella quale si promuove il risparmio energetico,si cercano di contenere le emissioni e di ottimizzare le risorse, 'regalare' la benzina (dite che abbasserete il suo prezzo a 0,54 €, quindi si tratta di regalo!) è un incentivo all'uso ed all'abuso di questa preziosa risorsa e del petrolio in genere, per il quale, caro Guido, gli amici americani del nanerottolo che guida il tuo partito fanno le guerre, ammazzano donne e bambini e fanno morire di tumore i nostri soldati con l'uranio impoverito; non ci dimentichiamo che se la benzina costerà come l'acqua tutti useranno l'auto ed il sistema regionale dei trasporti pubblici andrà a farsi benedire.
Terzo punto: gli aiuti, in una terra povera come la Lucania, devono essere mirati: la benzina a quattro soldi la mette il povero operaio nella sua Fiat Punto ma anche il riccastro nel suo Suv che fa 3 a litro ed inquina come la centrale di Chernobyl. Quindi, il taglio delle accise sui carburanti (perchè di questo parla, sostanzialmente, la vostra proposta) va distribuito in maniera più equa e 'sociale' per favorire chi ne ha veramente bisogno; per questo potrei suggerire di convertire questi 'tagli' in uno o più dei seguenti modi:
1- Contributo una tantum alle famiglie a basso reddito
2- Incentivo sull'acquisto di auto di piccola cilindrata e con motori di ultima generazione (es. multijet ecc.)
3- Trasporto pubblico gratis per disoccupati, pensionati, studenti.
4- Sostegni alla nascita di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
5- Miglioramento della disastrosa rete viaria regionale
6- Contributi alle famiglie che installano piccoli impianti domestici fotovoltaici e/o solari termici
Insomma, la vera vittoria sarebbe quella di limare di qualche centesimo il costo dei carburanti, ma di incassare comunque le accise e di redistribuirle sul territorio con provvedimenti specifici che aiutino le famiglie meno abbienti e promuovano la tutela ambientale e delle risorse.
Personalmente, sogno una piccola regione che, mentre viene 'svuotata' nel sottosuolo(il processo appare proprio inevitabile...), diventa nel frattempo il 'polmone verde' d'Italia ed azzera ogni 'distanza sociale' ed economica all'interno della sua società.
Il vostro solito populismo, invece, mi porta ad immaginare (sempre che riusciate a realizzare il vostro progetto) una situazione dove da una parte si continua ad estrarre il greggio e dall'altra 600 mila persone scorazzano senza alcun ritegno sulle loro auto consumando benzina a prezzi ridicoli.
Nelle mie proposte c'è progettualità, nelle vostre , vi ripeto, populismo fine a se stesso.
E poi spiegatemi cosa vieterebbe alle regioni che, ad esempio, vantano alte percentuali di raccolta differenziata, di chiedere come premio il taglio delle accise ("Come, i lucani si e noi no?")provocando così un pericolo meccanismo a catena?
Altra domanda:caro Guido, puoi chiedere ai tuoi colleghi di centrodestra che sedevano al consiglio provinciale di Matera tra il 1995 ed il 2000 perchè, quando la proposta della 'zona franca' dei carburanti per i Lucani la fece la Fiamma Tricolore, tutto si risolse con una roboante risata da parte loro? Cosa è cambiato nel frattempo, a parte il colore della tintura di Berlusca?
Ultima perplessità: quando i tagli dei prezzi saranno una realtà, cosa vieterà ai Lucani di acquistare una tanica da 10 litri di benzina a 5,40 € e di rivenderla ai pugliesi a 10 €, alimentando, di fatto, una sorta di mercato nero e rendendo insostenibile la domanda di carburanti in regione?
Caro Guido, mi piacerebbe tanto avere qualche risposta ai miei dubbi, ma ahimè, ho l'impressione che le parole scomode siano destinare a rimanere inascoltate.